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Porta in vacanza la coscienza eco

Piccola guida ad una vacanza responsabile e rispettosa dell'ambiente

Vivere rispettando il pianeta non è una scelta che possa andare in vacanza ad agosto, per questo sono nati l’eco turismo e il turismo sostenibile, cioè delle filosofie di vacanza che puntano al rispetto e alla scoperta dell’ambiente, sia da parte di chi ospita, sia da parte del turista. Si tratta di una tipologia di turismo particolarmente apprezzata da chi ama la natura e lo sport e che non necessariamente richiede un budget più elevato rispetto al turismo tradizionale. In pratica si tratta prima di tutto di scegliere operatori e strutture che rispettano la natura grazie a comportamenti consapevoli e corretti (dalla differenziazione della spazzatura alla scelta di lampadine a basso consumo, all’uso di materiali da costruzione che impattino il meno possibile sull’ambiente), ma anche la cultura e le tradizioni locali. L’obiettivo principale del turismo eco-sostenibile è infatti la preservazione dell’ambiente naturale e la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura che favorisca la miglior convivenza possibile, ma è anche quello di rispettare gli usi e i costumi del paese ospitante e di scegliere strutture controllate dalla gente del posto.

Per saperne di più: Aitr, Associazione Italiana del Turismo Responsabile (tel 051509705 – www.aitr.org) e Associazione Viaggi Solidali (tel 0114379468 – www.viaggisolidali.it).

L'eco turismo inizia a casa
Non solo per l’ovvia necessità di scegliere strutture ospitanti in linea con le esigenze dell’ambiente e della sostenibilità, ma anche e soprattutto attraverso lo studio e la conoscenza dei luoghi che si vanno a visitare E questo non solo se si va in Paesi lontani, anche andando dietro casa è importante conoscere le problematiche ambientali del luogo che si visita per evitare poi comportamenti dannosi. Del resto, caratteristica fondamentale del turismo ecosostenibile è la voglia di imparare, attraverso la scoperta dei luoghi, con il loro artigianato, gastronomia, tradizioni folklore, e l’unico modo di rispettare un ambiente, anche culturale, è quello di conoscerlo e capirlo.

Comportamenti ecoresponsabili
Ci sono cose che durante le vacanze si fanno senza nemmeno riflettere, come l’acquisto di un souvenir o infilarsi in tasca un sassolino della spiaggia. Comportamenti che in sè paiono innocui ma che moltiplicati per i mlioni di turisti che si riversano ogni anno in certi luoghi possono fare danni inestimabili.

Una sasso a me, uno a te...
Avete presente la famosa Spiaggia Rosa di Budelli (Sardegna)? È stata chiusa al pubblico per vent’anni e riapre solo ora ma con ingressi limitati e percorsi guidati perchè la celebrata sabbia rosa stava scomparendo o meglio era ormai in gran parte sparpagliata in milioni di fialette, boccetini e vasetti portati in tutto il mondo da turisti desiderosi di portarsi a casa un ricordo. Pensateci prima di prelevare il pezzetto di tufo, la conchiglia o il fiore da far essiccare tra le pagine di un libro. Il turismo è ormai fenomeno di massa e anche il gesto più innocuo, moltiplicato per milioni di turisti, diventa deleterio.

Occhio al souvenir
Tutti amano portare a casa un ricordo dei luoghi visitati o regalini per gli amici e questo può anche essere un buon modo per dar lavoro ai produttori locali. Attenzione però ai materiali vietati (coralli, gusci di tartarughe, avorio, piume o pelli d’uccello...) e al lavoro minorile. Insomma souvenir libero se per farlo non si è ucciso, inquinato o sfruttato. Altrimenti meglio una cartolina.

Acqua, energia e altri sprechi
Luci lasciate accese, tre docce al giorno (e cambiando ogni volta i teli spugna), ci sono persone che in vacanza adorano sprecare risorse, tanto è tutto incluso nel costo dell’albergo. Peccato che la natura non presenti il conto. In Mar Rosso molti centri turistici utilizzano tali quantità d’acqua da rendere necessari degli impianti di desalinizzazione dedicati. Il problema è che ogni impianto satura la concentrazione salina della zona di mare circostante, e il corallo muore. Ricordatevi di mettere l’ecologia in valigia e cercate di limitare i consumi come se foste a casa vostra, anzi, molto di più, se siete in un luogo dove le risorse scarseggiano.

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