Scegliere il deodorante giusto non è impresa delle più semplici, specialmente da quando questi prodotti d’igiene quotidiana sono stati messi sotto accusa. I principi di funzionamento dei deodoranti sono diversi, vediamoli uno a uno.
Antitraspiranti A base di sali di alluminio e zirconio, riducono la sudorazione e sono tra i componenti più discussi perché bloccando il sudore si impedisce l’eliminazione delle tossine e perché possono essere assorbiti.
Battericidi Inibiscono la proliferazione dei batteri e sono piuttosto discussi perché possono essere assorbiti, causare allergie e squilibrio della flora batterica. I principali sono triclosan, triclocarban, clorexidina, cetrimonio cloruro.
Batteriostatici Alcuni componenti, come l’alcool, limitano la proliferazione batterica ma senza inibirla.
Antienzimatici Trietilcitrato e glucarolattone bloccano gli enzimi che deteriorano il sudore. Spesso associati a sostanze antiossidanti, sono tra i principi più nuovi e meno aggressivi.
Assorbenti Hanno la funzione di assorbire la parte volatile del sudore evitando la formazione del cattivo odore. Sono i derivati dello zinco, magnesio e calcio.
ISTRUZIONI PER L’USO
Anche se le voci più allarmanti sono state ridimensionate, meglio usare qualche cautela come evitare di deodorarsi per 24 ore dopo la depilazione: la pelle irritata o ferita potrebbe, infatti, assorbire più del normale. Prima di applicare il deodorante è bene pulire la parte con sola acqua: anche il sapone irrita.
LA PAROLA AL SENOLOGO
Alcune delle voci più allarmanti sui deodoranti riguardano una presunta correlazione tra il loro uso e il tumore al seno. Relazione mai del tutto provata e da alcuni studi esclusa. Il dottor Carlo Tondini del reparto oncologico dell’unità senologica degli Ospedali Riuniti di Bergamo è decisamente tranquillizzante: “in realtà non c’è un collegamento diretto tra ascella e mammella, se una sostanza viene assorbita, influisce su tutti gli organi non solo sul seno. Inoltre non mi risultano studi scientifici che indichino una relazione tra tumori e uso di deodoranti e, a livello clinico, non ne abbiamo evidenza”.
LA GENESI DEL CATTIVO ODORE
Per scegliere un deodorante è importante capire come nasce il cattivo odore. Il sudore in effetti è pressoché inodore, prodotto da ghiandole eccrine, apocrine e sebacee è indispensabile. Attraverso il sudore si realizzano, infatti, due importanti funzioni: l’eliminazione di trossine e la termoregolazione. Il cattivo odore invece dipende dall’azione dei batteri soprofiti, normalmente presenti sulla pelle in gran numero, specie nelle pieghe caldo umide, come quelle delle dita dei peidi o delle ascelle. Questi batteri che hanno anche il ruolo di contrastare la proliferazione di batteri nocivi, dispongono di enzimi che digeriscono il sudore conferendogli il tipico odore.